Il materiale più comunemente usato per l'imballaggio è la plastica. La plastica è facile da produrre, ma comporta una serie di conseguenze ambientali, come lunghi tempi di decomposizione e danni agli ecosistemi naturali. Un'ottima alternativa agli imballaggi in plastica sono i contenitori metallici in stagno e alluminio. Questi contenitori eliminano molti dei problemi creati dagli imballaggi in plastica. Quando i contenitori metallici sono utilizzati per alimenti e altri prodotti deperibili, spesso richiedono ancora una pellicola, un sigillo o un rivestimento in plastica per proteggere completamente i contenuti dal contatto con l'aria. Negli ultimi anni, gli imballaggi e le pellicole biodegradabili non in plastica hanno iniziato ad emergere come alternativa agli imballaggi in plastica standard. Gli imballaggi biodegradabili sono prodotti utilizzando biopolimeri, che sono molecole spesso presenti negli organismi viventi, come la cellulosa e le proteine. Ciò significa che possono essere consumati in sicurezza, si degradano rapidamente e spesso possono essere creati da scarti di prodotti vegetali [4].
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